Revenge porn

Cos'è il revenge porn, cosa dice il codice penale e cosa fare in caso di coinvolgimento. Il punto di vista dei giudici e dell'avvocato Paolo Galdieri, esperto in consulenza legale in materia di "pornografia di vendetta".
Il reato

Che cos'è il revenge porn

Il revenge porn, o pornografia di vendetta, è una forma di abuso in cui immagini o video sessuali di una persona vengono divulgati online senza il suo consenso. Questo può accadere, ad esempio,  quando un ex partner o qualcuno con cui la persona ha avuto una relazione intima diffonde tali contenuti come forma di vendetta, per danneggiare la reputazione della persona coinvolta o per altri motivi.

Tipologie

Il revenge porn può assumere diverse forme e comprendere una varietà di situazioni.

  • Immagini o video intime divulgate senza consenso: Questo è il tipo più comune di revenge porn, in cui immagini o video sessuali privati vengono diffusi online senza il consenso della persona coinvolta. Questo può includere materiale ottenuto durante una relazione intima o attraverso altre vie.
  • Falsificazioni o manipolazioni: In alcuni casi, le immagini o i video possono essere manipolati o falsificati per sembrare più compromettenti o dannosi di quanto siano realmente. Ad esempio, potrebbero essere creati falsi video pornografici attraverso la tecnologia deepfake.
  • Siti web o forum dedicati: Esistono siti web o forum dedicati esclusivamente alla condivisione di immagini o video di revenge porn. Questi siti possono facilitare la diffusione di materiale senza consenso e aggravare il danno causato alla vittima.
  • Minacce e estorsioni: In alcuni casi, l’autore del revenge porn può minacciare di diffondere le immagini o i video a meno che la vittima non soddisfi determinate richieste, come continuare una relazione o fornire denaro.
  • Riprese senza consenso: Alcuni casi di revenge porn coinvolgono la registrazione di atti sessuali senza il consenso della persona coinvolta, seguita dalla diffusione di questo materiale.

Articoli di riferimento

Articolo 612-ter c.p.

La diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (cd. revenge porn)

Salvo che il fatto costituisca più  grave  reato,  chiunque, dopo averli realizzati o sottratti, invia, consegna,  cede, pubblica  o  diffonde  immagini  o  video  a  contenuto  sessualmente esplicito, destinati a rimanere  privati,  senza  il  consenso  delle persone rappresentate, è punito con la reclusione da uno a sei  anni e con la multa da euro 5.000 a euro 15.000.

 La stessa pena  si  applica  a  chi,  avendo  ricevuto  o  comunque acquisito le immagini o i video di cui  al  primo  comma,  li  invia,consegna, cede, pubblica o diffonde senza il consenso  delle  persone rappresentate al fine di recare loro nocumento.

  La pena è’ aumentata se i fatti sono commessi  dal  coniuge,  anche separato o divorziato, o da persona che è  o è  stata  legata  da relazione affettiva alla  persona  offesa  ovvero  se  i  fatti  sono commessi attraverso strumenti informatici o telematici.

  La pena è aumentata da  un  terzo  alla  metà  se  i  fatti  sono commessi in danno di persona in condizione di inferiorità  fisica  o psichica o in danno di una donna in stato di gravidanza.

  Il delitto è punito a querela della persona offesa. Il termine per la proposizione della querela è di sei  mesi.  La  remissione  della querela  può  essere  soltanto  processuale.  Si  procede   tuttavia d’ufficio nei casi di cui al quarto comma, nonché  quando il fatto è connesso con altro delitto per il quale si deve procedere d’ufficio.

Il commento di: Avv. Paolo Galdieri

Il revenge porn, ossia la diffusione non autorizzata di immagini o video intimi a scopo vendicativo, è contemplato dall’art. 612-ter del codice penale. Questo articolo prevede pene per chi invia, pubblica o diffonde materiale sessualmente esplicito senza il consenso delle persone rappresentate. Le pene sono aumentate se il reato è commesso dal coniuge o da persone legate da relazione affettiva, o se coinvolge persone in condizioni di vulnerabilità fisica o psichica, o donne in gravidanza. La punizione è, altresì,  aggravata se il reato è perpetrato online, poiché questa è la forma più comune di revenge porn e richiede maggiore protezione.

La legge prevede anche un termine di 6 mesi per presentare querela, e la remissione di querela può essere solo processuale. Questa norma è stata introdotta a seguito di un dibattito prolungato poiché le leggi esistenti sulla diffamazione e la violazione della privacy non erano considerate sufficienti per contrastare il fenomeno.

La relazione con altri reati, come la pornografia minorile, viene considerata in base alla natura del materiale e alla sua produzione. Se coinvolge minori o è per scopi commerciali, si applicano le norme sulla pornografia minorile. Tuttavia, se i reati di distribuzione di materiale pedopornografico comportano pene meno severe rispetto al revenge porn, potrebbe essere applicato il principio della norma più favorevole al reo, sebbene ciò sia oggetto di dibattito.

Richiedi consulenza

Cosa dicono i giudici

La giurisprudenza ha stabilito che il reato di revenge porn si configura come un reato di evento istantaneo che si concretizza con il primo invio dei contenuti sessualmente espliciti. Questo comporta che l’autore del reato diviene immediatamente responsabile nel momento in cui condivide materiale di natura sessuale senza il consenso della persona coinvolta.

Perché si possa configurare tale reato, è necessario che vi sia un’intenzione specifica da parte dell’autore di arrecare danno alla vittima. In alcuni casi, ciò può manifestarsi attraverso la diffamazione e l’offesa diretta alla reputazione e alla moralità della persona coinvolta. La diffusione illecita può coinvolgere immagini o video che ritraggono atti sessuali, organi genitali o altre parti del corpo umano, anche se mostrate in contesti che evocano connotazioni sessuali.

Tuttavia, è fondamentale notare che il reato non viene ritenuto configurato se le immagini o i video non erano destinati a rimanere privati. Un esempio di ciò può essere il caso in cui il Tribunale ha assolto degli imputati che avevano ripreso e diffuso un atto sessuale all’interno di un luogo pubblico come una discoteca, dove si è ritenuto che la privacy non potesse essere invocata.

Come tutelarsi

Esistono diverse forme di tutela disponibili per le vittime di revenge porn. Alcune giurisdizioni, tra cui la nostra,  hanno introdotto leggi specifiche che affrontano direttamente il revenge porn, rendendolo una condotta avente rilevanza penale-

In molti casi, il revenge porn costituisce una violazione della privacy della vittima. Le norme  sulla violazione della privacy possono essere utilizzate per intraprendere azioni legali contro chi ha divulgato le immagini o i video senza consenso.

  • Se le immagini o i video diffusi danneggiano la reputazione della vittima, può trovare applicazione la norma sulla diffamazione.
  • Le vittime di revenge porn possono chiedere ordini restrittivi per impedire all’autore di continuare a diffondere il materiale compromettente.
  • Le vittime possono richiedere la rimozione del materiale revenge porn dalle piattaforme online su cui è stato pubblicato.
  • Le vittime di revenge porn possono beneficiare di supporto psicologico e sociale per affrontare gli effetti emotivi e psicologici dell’abuso.

Consulenza legale Revenge porn

Dalla parte della vittima:

Valutazione legale della situazione della vittima, attraverso analisi delle norme  pertinenti relative anche alla protezione della privacy , della diffamazione e della violenza sessuale virtuale.

  • Assistenza legale: Questo potrebbe includere la possibilità di avviare azioni legali contro l’autore del revenge porn per diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti,   diffamazione, violazione della privacy o violenza sessuale virtuale.
    Raccogliere prove, come screenshot, messaggi, email o testimonianze, che potrebbero essere utilizzate per sostenere le accuse nel procedimento.
  • Rappresentanza legale: Presentazione di denunce, negoziazione con l’autore del revenge porn, rappresentanza in giudizio.

Dalla parte del presunto autore:

  • Valutazione della responsabilità e se ci sono margini di difesa possibili , come il consenso della vittima o la mancanza di intento doloso.
  • Risoluzione del caso attraverso negoziazione con la vittima o mediante il raggiungimento di un accordo che eviti il procedimento penale.
  • Rappresentanza in fase di indagini, nell’eventuale giudizio e nelle impugnazioni.

Formazione

Lo Studio Galdieri risponde con una proposta formativa di avanguardia sulla problematica del “Revenge Porn” che sta guadagnando crescente attenzione e rilevanza. L’avvocato Paolo Galdieri ha sviluppato corsi di formazione specializzati, progettati per rispondere con efficacia alle esigenze specifiche di ogni contesto in cui vengono erogati.

Attraverso una disamina accurata della legislazione vigente e delle ultime evoluzioni normative relative al “Revenge Porn”, i partecipanti acquisiscono una solida comprensione dei risvolti giuridici indispensabili per professionisti che operano sia nel settore legale sia in quello tecnologico. Parallelamente, l’aspetto tecnico del corso fornisce le conoscenze necessarie per identificare, prevenire e intervenire efficacemente in casi di distribuzione non consensuale di immagini intime.

Affidati all'avvocato Galdieri

Paolo Galdieri

Avvocato penalista, Paolo Galdieri è esperto nella gestione di controversie in materia di Revenge porn.

Scopri di più su: Avv. Paolo Galdieri

Richiedi consulenza legale in materia di Revenge porn

Richiedi ora

Ambiti di consulenza legale


Come possiamo esserti di aiuto?

Ci contatti per le sue esigenze specifiche