Paolo Galdieri / Mafia digitale

Mafia digitale

Cos'è la Mafia digitale. É una minaccia invisibile e sempre più pervasiva intrecciata con le tecnologie avanzate e il cyberspazio. Paolo Galdieri, avvocato esperto in criminalità informatica, la studia e rappresenta in sede giudiziaria, tenendo conto delle diverse esigenze della vittima e dell’autore dei reati a tale fenomeno riconducibili.
Mafia digitale
Il reato

Cos’è la Mafia digitale

Con la definizione “Mafia digitale” si indica l’uso di strumenti informatici, internet e tecnologie digitali da parte di gruppi criminali organizzati, come la mafia tradizionale, per raggiungere i propri obiettivi criminali.

Tipologie

Le tipologie di attività associate alla mafia digitale possono essere diverse e includono:

  • Estorsione online: Utilizzo di minacce o violenza virtuale per estorcere denaro o altri beni tramite internet. Questo può includere attacchi DDoS (Distributed Denial of Service), minacce di pubblicare informazioni sensibili o compromettenti, o ransomware.
  • Frodi informatiche: Utilizzo di ingegneria sociale, phishing o altri metodi per ottenere informazioni personali o finanziarie di individui o aziende al fine di compiere frodi finanziarie.
  • Riciclaggio di denaro tramite criptovalute: Utilizzo di criptovalute per riciclare denaro proveniente da attività illegali attraverso transazioni digitali difficili da rintracciare.
  • Attacchi informatici mirati: Utilizzo di malware, backdoor o altre tecniche di hacking per compromettere sistemi informatici di obiettivi specifici al fine di ottenere informazioni riservate o compromettere il funzionamento delle infrastrutture.
  • Contrabbando online: Utilizzo di piattaforme di e-commerce o di mercati nascosti online per il contrabbando di merci illegali come droghe, armi o beni contraffatti.
  • Gestione illegale di giochi d’azzardo online: Operazione di siti di scommesse o casinò online senza le necessarie licenze e in violazione delle leggi sul gioco d’azzardo.
  • Sfruttamento di vulnerabilità nei sistemi di pagamento online: Utilizzo di tecniche di hacking per sfruttare vulnerabilità nei sistemi di pagamento online al fine di rubare denaro o informazioni finanziarie.
  • Impiego dei social per aumentare il proprio “prestigio” ed ostentare la potenza dell’associazione.

Articoli di riferimento

Articolo 416-bis c.p.

L’organizzazione di stampo mafioso è contemplata in primo luogo dall’articolo 416-bis del codice penale italiano. Questa disposizione punisce chiunque faccia parte di un’associazione di tipo mafioso formata da tre o più persone.
Ecco alcuni punti chiave dell’articolo 416-bis:

  1. Chiunque fa parte di un’associazione di tipo mafioso formata da tre o più persone, è punito con la reclusione da tre a sei anni.
  2. Coloro che promuovono, dirigono o organizzano l’associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da quattro a nove anni.
  3. L’associazione è di tipo mafioso quando coloro che ne fanno parte si avvalgono della forza di intimidazione del vincolo associativo e della condizione di assoggettamento e di omertà che ne deriva per commettere delitti.
  4. Se l’associazione è armata, si applica la pena della reclusione da quattro a dieci anni nei casi previsti dal primo comma e da cinque a quindici anni nei casi previsti dal secondo comma.
  5. Se le attività economiche di cui gli associati intendono assumere o mantenere il controllo sono finanziate in tutto o in parte con il prezzo, il prodotto, o il profitto di delitti, le pene stabilite nei commi precedenti sono aumentate da un terzo alla metà.

Queste disposizioni si applicano anche alla ‘ndrangheta, alla camorra e alle altre associazioni, comunque localmente denominate, che perseguono scopi corrispondenti a quelli delle associazioni di tipo mafioso.

Per quanto attiene le condotte specificatamente informatiche, la maggior parte di esse è stata introdotta nel codice penale dalle leggi 547/93 e 48/08 . Tra queste disposizioni si possono ricordare quelle che puniscono l’accesso abusivo a un sistema informatico e telematico (art. 615-ter c.p.), il danneggiamento informatico (art. 635-bis e ss.c.p. ), la frode informatica (art. 640-ter c.p.).

Il commento di: Avv. Paolo Galdieri

Le organizzazioni mafiose hanno adottato le tecnologie digitali come strumenti cruciali per svolgere le loro attività criminali. Questa trasformazione ha consentito loro di operare in modo più sofisticato e diffuso, ampliando la portata delle loro azioni e rendendo più complesso contrastarle. Oggi, le mafie digitali sono organizzazioni ben strutturate, dotate di un management agile e competente, capaci di prendere decisioni rapide grazie alle comunicazioni crittografate e alla mobilità garantita dai dispositivi mobili.

Queste organizzazioni criminali hanno abbracciato le opportunità offerte dal digitale per condurre attività come il riciclaggio di denaro sporco e l’uso del dark web per il commercio illecito, che va dalla droga alle armi. Inoltre, hanno sviluppato competenze nell’attacco informatico, incluso il ransomware, che minaccia di criptare e vendere dati sensibili nel dark web se non si paga un riscatto. Da tempo si registra anche l’impiego dei social per ostentare la potenza ed incutere timore nell’ambito in cui si muovo.

L’utilizzo delle tecnologie digitali offre alle mafie una serie di vantaggi, tra cui un elevato livello di anonimato, la possibilità di raggiungere un vasto pubblico, la mobilità geografica e il controllo dei mercati. Questo adattamento al digitale rappresenta una forma di “darwinismo criminale”, in cui chi non si adegua rischia di scomparire.

Contrastare l’uso delle tecnologie digitali da parte delle organizzazioni mafiose richiede un approccio multifronte. Ciò include l’investimento in formazione e risorse per le forze dell’ordine, la confisca dei beni illeciti, la promozione della sicurezza cibernetica e il monitoraggio attivo dei social media. Inoltre, è essenziale educare e sensibilizzare la popolazione sui rischi legati all’uso delle tecnologie digitali e promuovere la cooperazione internazionale per affrontare le sfide che il crimine organizzato digitale presenta.

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Cosa dicono i giudici

Pur non esistendo allo stato una giurisprudenza specifica su questo argomento , tuttavia, vi sono diverse sentenze che, nell’affermare la sussistenza dell’associazione mafiosa, prendono atto dell’uso da parte di essa delle tecnologie dell’informazione sia per affermare la propria  supremazia, che per commettere, o coprire, delitti scopo

Come tutelarsi

Esistono diverse misure che posso essere adottate per proteggersi dalle minacce online e ridurre il rischio di essere vittima di attività criminali basate sulle tecnologie:

  • Mantenere il software aggiornato: Assicurarsi  di tenere sempre aggiornati il sistema operativo, i programmi e le app sul dispositivo. Le patch di sicurezza possono correggere vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate dagli hacker.
  • Utilizzare password sicure: Usare password complesse e uniche per ciascun account online e considerare l’uso di un gestore di password per mantenerle al sicuro. Evitare di utilizzare la stessa password su più siti.
  • Essere consapevoli del phishing: Fare attenzione alle email, ai messaggi e ai siti web sospetti. Non cliccare su link o scaricare allegati da mittenti sconosciuti e verificare sempre l’URL di un sito web prima di inserire informazioni sensibili.
  • Proteggere i dati sensibili: Crittografare i propri  dati sensibili e fare regolarmente il backup dei file importanti. Usare strumenti di crittografia per proteggere i dati durante il trasferimento e l’archiviazione.
  • Navigare in sicurezza: Utilizzare una connessione Internet sicura, evitare di connetterti a reti Wi-Fi pubbliche non protette e considerare l’utilizzo di una VPN per proteggere la privacy online.
  • Monitorare le attività finanziarie: Controllare regolarmente i propri  estratti conto bancari e le transazioni delle carte di credito per individuare eventuali attività sospette.
  • Educarsi sulle minacce online: Mantenersi  informato sulle ultime minacce informatiche e imparare a riconoscere i segnali di possibili attacchi online.
  • Utilizzare software antivirus/antimalware: Installare e aggiornare regolarmente un software antivirus o antimalware affidabile sul dispositivo per proteggersi da virus, malware e altre minacce informatiche.
  • Proteggere la propria identità online: Limitare le informazioni personali che si condividono sui social media e utilizzare impostazioni di privacy robuste per proteggere la propria identità online.

Consulenza legale Mafia digitale

La consulenza legale per vittime e appartenenti alle associazioni mafiose è un processo complesso e delicato che richiede una conoscenza approfondita delle leggi pertinenti e delle dinamiche specifiche associate al crimine organizzato.

Da parte della Vittima:

  • Assistenza legale: La vittima di un crimine mafioso può richiedere assistenza legale per comprendere i propri diritti e le opzioni disponibili per perseguire il caso legalmente.
  • Protezione e Sicurezza: Le vittime possono essere esposte a rischi significativi a causa della loro associazione con il crimine organizzato. La consulenza può aiutare a mettere in atto misure di protezione e sicurezza per la vittima e la sua famiglia, inclusa la possibilità di richiedere un programma di protezione dei testimoni.
  • Risarcimento: In alcuni casi, le vittime possono avere diritto a un risarcimento per i danni subiti a causa del crimine. Assistiamo la vittima nel presentare, anche in sede civile, una richiesta di risarcimento e nel perseguire legalmente il recupero dei danni.

Prospettiva dell’Appartenente all’’associazione mafiosa:

  • Difesa Penale: Forniamo consulenza sulla strategia di difesa e rappresentiamo l’autore durante il procedimento giudiziario.

Formazione

La minaccia della mafia digitale evolve costantemente, richiedendo una risposta sempre più sofisticata e specializzata. L’Avvocato Paolo Galdieri, rinomato per la sua expertise nel campo tecnologico, ha sviluppato corsi di formazione avanzati su questo crimine, indirizzati a soddisfare specifiche esigenze professionali.

I programmi formativi affrontano le complessità e le sfumature di questo ambito. Ogni corso è progettato tenendo in considerazione la realtà specifica in cui verrà applicato, garantendo un’applicabilità immediata e concreta delle competenze acquisite.

L’offerta formativa copre sia aspetti giuridici che tecnici, fornendo una comprensione completa delle strategie e delle tecniche impiegate dalla mafia digitale, non solo attraverso conoscenze teoriche, ma anche strumenti pratici per identificare, contrastare e prevenire efficacemente le minacce digitali.

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Paolo Galdieri

Avvocato penalista, Paolo Galdieri è esperto nella gestione di controversie in materia di Mafia digitale.

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