Cyberbullismo

Cos'é la piaga digitale del cyberbullismo, come prevenire e sanzionare tali condotte lesive. Il giurista Paolo Galdieri, specialista in Diritto penale delle tecnologie dell’informazione, da anni studia il fenomeno sotto la duplice prospettiva vittima/colpevole.
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Il reato

Cos’è il cyberbullismo

Il cyberbullismo è una forma di bullismo che avviene attraverso mezzi digitali, come internet, telefoni cellulari e social media. Coinvolge l’uso intenzionale di queste tecnologie per danneggiare, molestare o minacciare altre persone. Il cyberbullismo può includere l’invio di messaggi minatori o offensivi, la diffusione di rumors dannosi, la pubblicazione di foto o video compromettenti senza il consenso della persona coinvolta e altro ancora.

Le vittime di cyberbullismo possono subire gravi danni emotivi, sociali e psicologici, inclusi ansia, depressione, isolamento sociale e perfino tentativi di suicidio. È una forma di abuso che può verificarsi in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo in cui esista accesso a internet o ai mezzi di comunicazione digitale.

Articoli di riferimento

Legge 29 maggio 2017, n.71

Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo.

Non è stata introdotta una nuova figura di reato e gli atti di cyberbullismo continuano ad essere penalmente perseguiti soltanto se integrano fattispecie incriminatrici già esistenti, quali: violenza privata (art. 610 c.p.), lesioni (art. 582 c.p.), molestie (art. 660 c.p.), minaccia (art. 612 c.p.), atti persecutori (art. 612-bis c.p.), diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti (art. 612-ter c.p.),  estorsione (art. 629 c.p.), diffamazione (art. 595 c.p.), sostituzione di persona (art. 494 c.p.), interferenze illecite nella vita privata (art. 615-bis c.p.), ecc.

Il commento di: Avv. Paolo Galdieri

Diversi fatti di cronaca riguardanti minorenni vittime di bullismo, sia tradizionale che online, hanno suscitato la necessità di norme specifiche per affrontare il fenomeno.

Sono state proposte diverse leggi, alcune senza disposizioni penali, preferendo un approccio educativo e sanzionatorio non penale. Altre proposte prevedevano norme incriminatrici sia per il bullismo che per il cyberbullismo.

La Legge 29 maggio 2017, n.71, si concentra esclusivamente sul cyberbullismo, senza contemplare responsabilità penali, ma offrendo strumenti di tutela e prevenzione, come la possibilità di richiedere la rimozione dei contenuti diffamatori entro 48 ore.

La legge prevede anche l’istituzione di referenti anti-cyberbullismo nelle scuole e collaborazioni con le forze dell’ordine e le associazioni giovanili. Viene dato un ruolo centrale ai presidi scolastici nell’avvertire le famiglie e attivare azioni educative.

Sono state proposte ulteriori leggi per introdurre fattispecie penali, ma al momento la normativa si limita al cyberbullismo senza sanzioni penali dirette. Un tavolo tecnico è stato istituito per redigere un piano integrato di azione e una banca dati per monitorare il fenomeno.

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Cosa dicono i giudici

La giurisprudenza, al momento, dice  che:

  • La condotta vessatoria contro un minore può configurare i reati di stalking, lesioni volontarie e percosse.
  • I genitori degli autori di atti di cyberbullismo possono essere ritenuti responsabili per “culpa in educando” ai sensi dell’art. 2048 c.c.
  • Anche gli insegnanti possono essere chiamati a rispondere per “culpa in vigilando” se atti illeciti avvengono in ambito scolastico.
  • Il reato di stalking può essere integrato da comportamenti come maltrattamenti e umiliazioni ripetute, anche se pubblicati online.
  • Se più persone partecipano al cyberbullismo, possono essere considerate solidalmente responsabili per il reato.
  • Spetta al giudice valutare eventuali coinvolgimenti di soggetti minorenni e la loro capacità di intendere e volere.
  • I genitori sono responsabili per i danni causati dai figli minori con cui convivono.

Come tutelarsi

Per tutelarsi dal cyber bullismo è importante adottare misure preventive e conoscere i passaggi legali da intraprendere in caso di vittimizzazione. Ecco alcune strategie e azioni da considerare:

  • Informarsi: Conoscere cos’è il cyberbullismo e quali sono i suoi segni distintivi è il primo passo per proteggersi. Saper riconoscere quando si è vittime di cyberbullismo è fondamentale per affrontarlo.
  • Mantenere la privacy online: Limitare la quantità di informazioni personali pubblicate online e controllare le impostazioni di privacy sui social media può aiutare a ridurre la vulnerabilità al cyberbullismo.
  • Bloccare gli aggressori: Utilizzare le funzioni di blocco e segnalazione disponibili sui social media e altre piattaforme online per impedire agli aggressori di contattarti o visualizzare i tuoi contenuti.
  • Mantenere le prove: Conservare le prove del cyberbullismo, come screenshot di messaggi offensivi o minacce, può essere utile nel caso si decida di denunciare l’aggressore alle autorità competenti.
  • Parlare con qualcuno di fiducia: Condividere le esperienze di cyberbullismo con un amico, un familiare o un professionista può aiutare a gestire lo stress emotivo e trovare soluzioni efficaci.
  • Segnalare: Segnalare il cyberbullismo alle piattaforme online coinvolte e alle autorità competenti può contribuire a fermare l’aggressore e proteggere altre persone da comportamenti simili.
  • Cercare supporto: Se il cyberbullismo sta avendo un impatto significativo sulla salute mentale o sul benessere emotivo, è importante cercare supporto da parte di un consulente, uno psicologo o altre risorse di sostegno.

Consulenza legale Cyberbullismo

La consulenza legale relativa al cyberbullismo può essere fornita sia alla vittima che all’autore e può comprendere diverse attività:

Da parte della vittima:

  • Valutazione della situazione: Valutare la situazione della vittima, raccogliere prove e identificare le opzioni legali disponibili.
  • Consulenza legale: Fornire consulenza legale sulla legislazione relativa al cyberbullismo e sui diritti della vittima.
  • Denuncia alle autorità competenti: Assistere la vittima nella presentazione di denunce alle autorità competenti, come la polizia o la Procura, e fornire assistenza durante l’indagine .
  • Ordini restrittivi: Aiutare la vittima a ottenere ordini restrittivi o ordinanze di protezione contro l’aggressore per impedire ulteriori molestie.
  • Risarcimento danni: Se la vittima ha subito danni materiali o psicologici a causa del cyberbullismo, aiutare a perseguire un risarcimento danni attraverso azioni legali.

Da parte del presunto autore del reato:

  • Consapevolezza delle conseguenze legali: Informare il presunto autore sulle conseguenze legali del cyberbullismo, comprese le possibili contestazioni in sede penale e le azioni civili che potrebbero essere intraprese contro di lui.
  • Consulenza legale: Fornire consulenza legale sull’importanza di smettere di commettere atti di cyberbullismo e sulle misure preventive da adottare per evitare comportamenti illegali in futuro.
  • Difesa legale: Se l’autore è stato accusato di cyberbullismo, fornire assistenza legale nella difesa, cercando di evitare o ridurre le conseguenze del procedimento ed eventualmente minimizzare le sanzioni.
  • Mediazione: In alcuni casi, si può facilitare la mediazione tra l’autore e la vittima per cercare di risolvere la situazione in modo extragiudiziale e evitare controversie legali più complesse.

Formazione

In un’era digitalizzata dove il cyberbullismo rappresenta una sfida crescente, lo Studio Galdieri offre una soluzione proattiva: corsi di formazione mirati per comprendere la natura e le implicazioni legali del cyberbullismo. Questi corsi non si limitano alla sola consulenza legale ma abbracciano una visione olistica che riflette la specifica realtà dei partecipanti. In quest’ottica, l’avvocato Paolo Galdieri offre un approccio doppio, affrontando la materia sia da un punto di vista giuridico sia tecnico.

L’avvocato guida i partecipanti attraverso scenari reali, fornendo strumenti concreti per riconoscere, prevenire e intervenire in situazioni di cyberbullismo. La metodologia è interattiva e personalizzata, assicurando che ogni corso risponda in modo efficace alle esigenze del gruppo target.

 

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Paolo Galdieri

Avvocato penalista, Paolo Galdieri è esperto nella gestione di controversie in materia di Cyberbullismo.

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